Il campionato del Modena è appena partito ed è ancora difficile capire la strada che farà la squadra. Per parlarne abbiamo contattato Giovanni Botti, direttore di Vivo e cronista per RadioGamma, da tanti anni al seguito dei canarini.
Come ha visto il Modena all’esordio contro il Frosinone?
Sinceramente mi aspettavo un esordio di quel tipo, infatti la prima domanda che avevo fatto a Tesser dopo la partita con il Sassuolo era stata proprio sulle insidie diverse che poteva celare il campionato rispetto alla Coppa Italia. Nel primo tempo si sono avvertite la pressione e la tensione per la nuova categoria, anche perché la maggior parte dei giocatori non aveva mai fatto la Serie B. Mi riferisco ad esempio a Pergreffi, Gerli, Gagno, ma anche lo stesso Tremolada non ha mai sfondato in B. Il Frosinone poi era schierato nel modo giusto e ha bloccato Azzi, la maggior fonte di gioco del Modena, con due uomini. Nel secondo tempo i canarini si sono sciolti e forse avrebbero meritato il pareggio, ma c’è molto da lavorare e qualche giocatore da inserire.
A proposito, cosa manca ancora dal mercato?
Penso serva ancora un centrocampista di esperienza e di qualità, si è visto che quando Gerli ha trovato due mediani tosti è andato a sbattere contro un muro e così lo stesso Armellino. Magnino forse ora è più adatto alla categoria. Poi bisognerà vedere se Azzi rimarrà; se andrà via servirà un terzino che attacchi per rientrare nel modo di giocare di Tesser. Poi serve una punta che faccia gol. Potrebbe partire Minesso che ha tante richieste in C e arrivare una punta da quindici gol, perché né Diaw né Falcinelli hanno tanti gol nel loro DNA e Bonfanti è ancora da verificare.
Cosa pensa delle trattative tra Modena e Atalanta per Azzi di cui si sta tanto parlando?
Il Modena fa benissimo a non scendere nelle richieste e a non svendere. E’ un giocatore importante che può fare bene in B. Se il Modena ha fissato un prezzo non deve scendere, però se l’Atalanta metterà sul piatto i cartellini dei due giovani Panada e Cittadini, non ci penserei due volte a prenderli. Solo mi sembra assurdo che le trattative per Azzi siano venute fuori di punto in bianco dopo una partita trasmessa in TV, significa che la Serie C non è seguita ed è un peccato perché ci sono tanti giocatori che meriterebbero una possibilità. La dimostrazione che i dirigenti delle squadre importanti non vanno a vedere la Serie C è che Azzi ha già fatto grandi prestazioni che potevano portare interesse.
Il Modena ha anche altri due terzini sinistri come Renzetti e Ponsi; pensa che potrebbero sostituire Azzi?
Secondo me non sono sufficienti: Renzetti ha sempre fatto bene, ma ha qualche problema fisico e non è più giovanissimo, può essere una buona alternativa, ma se Azzi partirà bisognerà cercare un giocatore simile, che giochi in modo molto offensivo.
Che squadra si aspetta di vedere domenica sera a Cosenza? Ci sarà qualche novità rispetto all’esordio?
Non cambierei molto, penso si debba andare avanti così, magari puntando più su Magnino che sembra più in palla e calato nella velocità della Serie B. Metterei anche Tremolada titolare perché il suo ingresso l’altro giorno ha creato le principali occasioni, oltre alla traversa di Oukhadda. Da valutare è anche il ballottaggio Panada/Gerli, a seconda della condizione dei giocatori in questa settimana di lavoro.
Cosa si aspetta dal Modena in questo campionato?
Ho visto varie partite della prima giornata e mi è sembrato che sia molto più difficile questa Serie B rispetto all’ultima giocata dal Modena ormai qualche anno fa. Ha valori di qualità più alta e ci sarà da lottare molto. Credo che il Modena abbia la possibilità da salvarsi, di rimanere fuori dai play out, ma deve essere un campionato di assestamento. Se si arriva all’ottavo posto è un grandissimo risultato. Direi che l’obiettivo però sia salvarsi senza spareggi.
Domenica sera si affronterà il Cosenza di mister Dionigi. Che ricordo ha dell’allenatore dei ‘lupi’ a Modena?
Venne fuori dal settore giovanile, ma non fece grandi cose, le migliori le ha fatte quando è andato via. Non era neanche un grande Modena, era una squadra che si salvava a malapena e si faceva fatica a far esplodere i giocatori sotto la Ghirlandina in quegli anni. Ha fatto molto bene dopo, soprattutto alla Reggina. Ricordo che si parlava bene di lui, come giovane interessante, le stesse cose che si dicevano di Toni; entrambi poi sono esplosi lontano da Modena anche se con carriere differenti. Un altro buon giocatore che poi a Modena si è perso nel nulla in quegli anni era Lamberto Zauli, l’ex allenatore del SudTirol.