Andrea Poli si è presentato questo pomeriggio dopo aver firmato un contratto fino a giugno 2023 con il club canarino.
Sul suo arrivo
“Ciò che mi ha sempre spinto è l’amore per questo sport che per tanti anni è stato mio compagno di vita e sono da sempre innamorato di questo sport. E’ una passione che mi ha contraddistinto, perciò tutti i club, indipendentemente dal nome, sono diventati tutti una parte di vita e sarà così anche per il Modena. Sono qui con grande entusiasmo e voglia, nonostante un mese difficile alle spalle perché per la prima volta ero svincolato. Ringrazio personalmente la famiglia Rivetti per la possibilità e Vaira che mi ha fatto sentire ben voluto. I ragazzi e il mister mi hanno accolto benissimo e sapevo già che qui c’era lo spirito propositivo e la voglia di fare bene”.
Sulla sua scelta
“Il mio primo gol da professionista è stato al ‘Braglia’, uno stadio importante nel panorama nazionale e questa è una bella coincidenza. Io sono integro fisicamente, negli ultimi anni ho giocato tante partite, l’anno scorso ho fatto un’esperienza in Turchia dove ho conosciuto un calcio diverso dal solito e mi ha dato possibilità di potermi rimettere in gioco. Ho bisogno di stimoli e di avere un ambiente che mi dà la gioia di giocare a calcio e sono qui per questo. Dovrò lavorare qualche settimana dal punto di vista motorio, ma non ho problemi e sono già a disposizione del preparatore atletico”.
Sul Modena
“Ho visto le partite del Modena e ho visto una squadra propositiva che ha giocato a viso aperto. Se si trova in questa situazione fa parte anche del percorso di crescita di una squadra che arriva dalla Serie C e deve avere il tempo di ricompattarsi dopo un campionato diverso, ma ho visto una squadra viva, giovani interessanti che hanno voglia di emergere. Sarà difficile per tutti, non solo per il Modena, ma c’è grande entusiasmo, l’ho percepito subito e per questo ho scelto subito senza esitazioni. Si respira aria positiva, c’è qualcosa che la squadra può fare meglio, ma si può fare un campionato importante”.
Sul mister
“Non conoscevo Tesser, ma siamo compaesani; lo conoscevo ovviamente di nome, mi ha fatto una buonissima impressione, abbiamo parlato di cosa mi chiederà a livello tecnico tattico e di atteggiamento, di gruppo e di cosa si aspetta da un trentatreenne che ha un bagaglio di esperienza che può aiutare. Si può crescere e migliorare anche alla mia età e cercherò di aiutare. E’ una soddisfazione vera essere in un club così importante”.
Sulle caratteristiche
“Io sono una mezzala capace di inserirsi, interdire e proporre gioco, il calcio poi si è evoluto e anche io. Sono una sorta di 8 che porta equilibrio in entrambe le fasi. Ho bisogno di sentirmi importante in un progetto, indipendentemente dal giocare o meno, e se non è così faccio un passo indietro; non sono uno che ruba lo stipendio”.