Paulo Azzi è intervenuto quest’oggi ai microfoni di DAZN Talks e ha parlato della sua avventura a Modena e della difficile scelta lasciare squadra che lo ha rilanciato a 28 anni.
Dopo la partita col Sassuolo qualcosa è cambiato, soprattutto per la mia storia personale come calciatore.
Due anni fa, durante il Covid-19, ero tornato in Serie D. La partita di Coppa Italia contro il Sassuolo è stata un crocevia perchè mi ha permesso di continuare a sognare la Serie A anche a 29 anni, di provarci fino alla fine e vedere dove potrò arrivare.
Il trasferimento da Modena a Cagliari
Le dinamiche del trasferimento non sono state semplici perchè alla mia età non c’è solo Paulo. C’è la famiglia, i figli e c’è il trasloco. Noi calciatori siamo persone come tutti gli altri. E anche per questo non è stato facile andare via da Modena e venire a Cagliari.
Da fuori, la gente non vede tutto, accetto anche qualche critica e capisco i mugugni del Braglia.
Le cose belle vissute a Modena non si cancellano
Porto con me un bel ricordo per quello che ho vissuto a Modena. Abbiamo fatto 14 vittorie di fila e c’era un’atmosfera meravigliosa. Sono stato solo un anno e mezzo ma è sembrato molto più tempo. La stagione in C è stata difficile fino all’ultima giornata.
Perciò le cose belle che ho vissuto a Modena io le porterò sempre con me.
All’inizio di questo campionato ho avuto un momento difficile e fare questa scelta non è stato facile. Da fuori non si vede tutto e accetto le critiche. Ci tengo a ribadire che le cose belle le porterò con me.
Ci sono tanti tifosi che hanno capito, mi hanno scritto e comprendono questo mio passaggio al Cagliari. Guardo avanti.
(foto anteprima modenacalcio.com)