Il Ds Davide Vaira è stato ospite a TvQui parlando di tanti aspetti del Modena, dal passato al futuro, passando per quasi tutti i giocatori della rosa
Sul mercato
Non ho nessun rammarico anche se ho provato a prendere Sibilli. Avevamo già gli accordi con società e giocatore, si sarebbe integrato bene.
Sul responsabile del settore giovanile
Catellani era uno dei candidati a cui avevamo pensato, lui è sotto contratto con la SPAL fino a metà giugno. Abbiamo una rosa di candidati in cui non c’è Fabbrini. Massimo rispetto ma non l’ho mai contattato. Il responsabile del settore giovanile cambierà e, a fine stagione, ci confronteremo con Mauro Melotti.
D’estate investiremo sul settore giovanile. Ci vuole tempo ma dobbiamo partire. In questi due anni il lavoro è stato buono ma dobbiamo alzare la qualità.
Sul Sassuolo
Abbiamo un ottimo rapporto con loro. È stata una scelta nostra quella di non collaborare ma non c’è nessuna preclusione. Rossi dice che sarebbero molto disponibili a lavorare col Modena? Questo argomento lo affrontiamo spesso con Matteo Rivetti. Noi dobbiamo avere l’ambizione di prendere il posto del Sassuolo. E saremmo aiutati dal bacino di tifosi. Non sarà facile ma credo che noi dovremo avere quell’obiettivo, di andare a prenderli. Loro hanno fatto un percorso giusto, lavorando sulle strutture. La nostra idea è crescere step by step ma arrivare agli obiettivi che ci diamo.
Sulla salvezza
Abbiamo fatto 25 punti all’andata, voglio farne 25 al ritorno. Per la salvezza potrebbero bastarne meno. Credo che con 45 ci si salvi. Ma noi dobbiamo avere degli obiettivi anche se abbiamo lasciato per strada dei punti che dovremo andare a riprenderci.
Sulla sconfitta di Palermo
Dopo aver battuto il Pisa nessuno si è sentito salvo. Parlo a nome di tutti. Sul Palermo è ovvio che ci sto ancora rimuginando perché abbiamo regalato una partita che avevamo in mano. Abbiamo analizzato le cose che non sono andate. Alla fine del primo tempo dovevamo vincere 3-1 (nonostante il gol regalato). Ma il “veleno” che abbiamo portato a casa da Palermo dobbiamo trasformarlo in energia positiva.
Sulla difesa
Si può sempre fare di più ma la stranezza è che mi sono confrontato col Mister e gli ho detto: “Mister questi sono numeri di Zeman non di Tesser”. E lui: “Non me lo spiego, ma molti gol subiti sono presi da errori”. I centrali hanno avuto un rendimento straordinario, Pergreffi ci ha sorpreso così come Silvestri. Cittadini è il giovane più forte della serie B, ci siamo dovuti incontrare con l’Atalanta per trattenerlo a gennaio.
Sui terzini
I giovani hanno margini di crescita ma in questo percorso di crescita ci sono anche degli errori. Con altri giocatori più esperti, ci sarebbe stato qualche gol subito in meno. Ma una società come la nostra deve saper accettare gli errori dei giovani. Da inizio anno Ponsi e Oukhadda sono migliorati. Oukhadda è un giocatore che può fare la Serie A. Finché non stacca il cervello, quando dimostra di essere centrato, è fortissimo.
Su Coppolaro e De Maio
Coppolaro non ha mai avuto picchi, mi aspettavo un soldato e il suo l’ha fatto. De Maio ha giocato poco per merito degli altri, non per demerito suo. Ma lui dentro lo spogliatoio è un valore. È inserito alla grande, parla coi giovani…poi il Mister fa le sue scelte.
Su Cittadini
Non c’è nessuna possibilità di tenerlo, l’anno prossimo giocherà in Serie A. Farà una carriera di alto livello. Fra 2 o 3 anni sarà in Nazionale al posto di Toloi.
Su Azzi e Guiebre
Paulo era un punto fermo. Col Sassuolo lui ha perso un po’ la testa. Poi si era un po’ ripreso ma con l’avvicinarsi del mercato ho visto che era frastornato. È stato giusto venderlo per lui e per noi. Guiebre? Una volta che Paulo è rimasto abbiamo dovuto trovare una soluzione. È cresciuto, l’ho visto col Burkina Faso contro il Congo. È forte. Alla Reggiana era l’unica soluzione. O lo ridavo al Monopoli in prestito.
Il 30 Agosto alle 2 di notte avevo chiuso per Azzi allo Spezia. Prendo Guiebre ma alle 17 del 31 salta Azzi. Il Monopoli fa campionato da metà classifica, a Reggio la vicinanza ci ha permesso di seguirlo bene. L’ho incontrato diverse volte e ho cercato di tutelare il nostro investimento.
Su Longo e Marsura
Longo è arrivato perché Marotta non aveva recuperato. Sul mercato le soluzioni che c’erano ci avrebbero occupato anche la stagione dopo, con un prestito con obbligo di Serie B. Solo Longo era una soluzione disponibile in prestito secco. Poi non cercavamo un titolare. Samuele non si è ambientato, accetto le critiche. Marsura si lega a Sibilli. Il Pisa non trova il sostituto di Sibilli, dal punto di vista numerico non mi sentivo sicuro e volevo un giocatore jolly.
Su Falcinelli e Strizzolo
Falcinelli è un giocatore straordinario, Strizzolo si è subito calato nella nostra realtà ed è stato decisivo. Deve continuare perché abbiamo bisogno di lui con Diaw e Bonfanti non al meglio. È fortissimo di testa ma è bravo anche ad attaccare la profondità. Non a caso l’aveva voluto Castori a Perugia. È un giocatore che in questa categoria fa la differenza. Lui sente che l’ambiente lo stima e per gli attaccanti è fondamentale.
Sugli italiani in rosa
Come indirizzo siamo italianofili. Il presidente mi ha detto: il mio sogno è avere una squadra di italiani, magari cresciuti nel settore giovanile, magari di Modena. Sarri ha detto che lo zoccolo duro dei giocatori italiani fa la differenza.
Sul presidente Rivetti
E’ un visionario. La sua volontà è di trasferire questa visione in chi lavora nel Modena. La Serie A è lontana, ci dobbiamo strutturare ma ci proveremo. Non abbiamo termini, dobbiamo salvarci in B e consolidare la categoria. Da neopromossa la salvezza non è scontata. Nelle ultime posizioni ci sono club che sono forti anche economicamente.
Il Presidente è il primo che nei momenti di difficoltà viene vicino alla squadra. Quando c’è bisogno si fa sentire e dopo la partita in casa con l’Ascoli è stato duro e ha fatto bene. Ma lo fa sempre in maniera costruttiva. Quando deve intervenire lo fa sempre in maniera costruttiva, anche se brusca. I suoi discorsi sono sempre di impatto.
Sugli infortunati
Ferrarini è rientrato in gruppo. Sono tutti infortuni traumatici gli altri e c’è una componente di sfortuna. Non vogliamo rischiare di perderli per il finale di stagione ma vediamo la luce.
Sugli ex canarini
Sono pentito, con lui non sono stato convincente e ho sbagliato. Tornassi indietro proverei a convincerlo. È stato un errore mio. Minesso l’anno scorso è stato fondamentale, quest’anno non so se sarebbe riuscito a ritagliarsi dello spazio. Da Ogunseye mi aspettavo di più l’anno scorso. Roberto è troppo buono, nel calcio bisogna essere figli di… Anche se alla fine ha dato il suo contributo. Secondo me aveva il potenziale per fare di più.
Su Bozhanaj
Io sono innamorato, un ragazzo cresciuto nell’Empoli e, come tutti i talentuosi, ha delle pause. Deve lavorare.
Sui trequartisti
Sta facendo meglio quest’anno che l’anno scorso. Corre di più anche dal punto di vista difensivo, lo vediamo dal gps. Gli attaccanti devono portare i numeri, i centrocampisti devono portare i chilometri. Giovannini? Uno come lui, con le qualità che ha, deve arrivare in Serie A.
Sullo Zelocchi e il Centro Sportivo
Lo Zelocchi lo abbiamo allungato e allargato e l’abbiamo ristrutturato per farlo sentire casa. Ma non abbiamo alibi. Il centro sportivo non è di mia competenza.
Su Viganò
E’ un piccolo dittatorino. Lui ha fatto il triplete con l’Inter, bisogna solo rispettarlo. È un grande professionista e ci ha fatto crescere tantissimo.