“Il colpo di tacco e lo stop di suola mi esaltano. Mi danno la carica e fanno divertire il pubblico. Non ci possiamo permettere cali di concentrazione come a Palermo”, così Luca Tremolada a Gialli di Sera su TRC.
Il calcio è cambiato ma il talento va supportato e sopportato. Ai giocatori talentuosi va dato modo di sbagliare, di crescere e imporsi. Prima di fare il trequartista ho fatto l’esterno, la mezzala, la seconda punta. Li ho provati tutti. A Modena la città è super e ci sono tutte le condizioni per restare. Con una presidenza e un mister così…
A Brescia il presidente fece scelte folli, avrei meritato di provare la Serie A ma mi misero fuori rosa senza senso. Non sono un grande incontrista ma il mister me lo chiede quindi ci provo.
Attaccare tanto è una filosofia che il Mister ha sempre avuto ma bisogna trovare il giusto equilibrio. Puoi prendere tanti gol ma se ne fai uno in più hai vinto.
Col Mister c’è un rapporto di stima, fiducia e affetto poi come in tutte le famiglie si può discutere. A volte abbiamo visioni differenti ma sempre per il bene della squadra. Con lui abbiamo fatto delle cose incredibili perché a Pordenone a momenti andiamo in Serie A, l’anno scorso abbiamo vinto il campionato e quest’anno stiamo facendo una grande stagione. Siamo in sintonia.
Palermo ci ha lasciato quella giusta dose di arrabbiatura e abbiamo capito quanto è fondamentale la concentrazione in questa categoria. Dopo un primo tempo del genere non si possono prendere 4 gol. Nel primo tempo abbiamo avuto la possibilità di fare più gol. Comunque fare 2 gol a Palermo in trasferta è un ottimo risultato. Potevamo portare a casa una partita che era assolutamente alla nostra portata.
Il trequartista viene sostituito spesso. Con i 5 cambi è probabile che un giocatore di qualità venga sostituito ma, secondo me, è un’idea sbagliata perché un giocatore di qualità, anche quando la partita cala, può trovarti la giocata vincente. Il Mister ci chiede sacrifici importanti e in quel ruolo vuole sempre gente fresca.
Ho bisogno del colpo di tacco, dello stop di suola: mi esalta e fa divertire la gente. I mugugni del pubblico li sento. Ho un modo di calciare molto forte, quindi sui calci d’angolo capisco i tifosi ma provo sempre a mettere in difficoltà gli avversari. Accetto le critiche dei tifosi, siamo umani e non macchine. Facciamo errori individuali, è una cosa normale.
Il giochetto suola e cross di destro mi piace davvero tanto farlo. Anche l’assist a Parma per Bonfanti è stato molto bello. Mi piace quando gli attaccanti fanno questo movimento ad aprirsi così posso dargli la palla sopra. Bonfanti poi sotto porta ha una cattiveria incredibile.
Strizzolo è un giocatore molto intelligente, sa giocare con gli altri, con i trequartisti e gli attaccanti, là davanti è un punto di riferimento; ha un piede molto educato ed è un ragazzo d’oro. Ci ho giocato insieme a Pordenone.
Abbiamo un modo di giocare ben collaudato, quest’anno nessuno ci ha messo sotto, siamo una squadra compatta e unita. Copriamo molto bene il campo e abbiamo pagato troppo gli errori individuali. Abbiamo tanti ragazzi giovani che non hanno mai fatto la categoria. Dobbiamo alzare un po’ il livello per queste ultime giornate ma la squadra rema tutta dalla stessa parte. Siamo un grande gruppo.
Con l’Inter a livello giovanile ho vinto tutto. L’anno magico del triplete ho avuto la fortuna di allenarmi con la prima squadra. Ho fatto un paio di convocazioni in prima squadra anche in Champions.
Poi sono andato a Piacenza, avevo iniziato da titolare ma poi è successo tutto il casino del calcioscommesse dove metà della squadra si vendeva le partite. Sono stati sfortunato ad arrivare in un momento così.
Nel 2013 mi hanno contattato sui social per far delle combine e ho denunciato subito. Sono dell’idea che chi vende le partite non dovrebbe più giocare, non capisco perchè venga reintegrato. È una follia, il calcio dovrebbe essere passione, divertimento e voglia di fare sport.
Ho giocato insieme a Giovannini ma Romeo come Mosti e Duca hanno tanta qualità. Il Mister è bravo perché non gli fa mai sentire il peso delle responsabilità e riescono ad esprimersi al meglio. Ma anche loro, come tutti gli altri, in queste ultime partite devono alzare il livello. Devono iniziare ad incidere.
Col Como ho rosicato perché con un assist in più sarebbe stato record assoluto in una partita. Far segnare gli altri mi fa sempre emozionare, mi rende felice. Come gioia personale la voglia di far far gol agli altri mi fa stare bene. Mi manca il tiro in porta, devo cercare di tirare di più.