Al termine del bando a cui ha partecipato solo la società Gialloblu, il comune ha svolto le verifiche e poi emanato il seguente comunicato
Il Modena Calcio continuerà a gestirà lo stadio “Alberto Braglia”, nell’ambito di “un progetto sportivo articolato e pluriennale, mantenendo prioritario l’utilizzo dell’impianto per attività calcistica di alto livello con presenza di pubblico numeroso, e favorendone una gestione efficiente e vantaggiosa per la città”. Si è conclusa, infatti, la procedura attivata con il bando per la concessione dell’impianto che aveva quell’obiettivo, sintetizzato nel testo dell’avviso pubblico, e il complesso di viale Monte Kosika viene ora affidato alla società canarina, l’unica ad avere presentato l’offerta, per un periodo di sei anni, rinnovabili per altri sei.
La commissione tecnica in questi giorni ha esaminato la documentazione presentata dal Modena Calcio nella procedura di evidenza pubblica decretando così l’assegnazione a partire dal 1 luglio. La concessione d’uso riguarda anche la palazzina ex Csi di viale Monte Kosica 124, oggi inutilizzata, “che potrà essere usata per attività complementari e funzionali allo sviluppo dello stesso progetto sportivo e sociale”; l’immobile si aggiunge, quindi, allo stadio e agli spazi e uffici a servizio dell’impianto di gioco.
Commentando con soddisfazione il provvedimento, l’assessora allo Sport Grazia Baracchi ha sottolineato “il valore del percorso pluriennale in cui si sviluppa la concessione, superando finalmente i limiti della gestione precedente: sarà così possibile sviluppare, insieme alla società, progetti importanti anche per la città e per la sua storia sportiva, come quelli previsti grazie alla nuova disponibilità della palazzina ex Csi”. Per l’assessora, quindi, adesso “si apre una nuova pagina nella storia dello stadio Braglia, con impegni significativi pure per gli interventi di qualificazione della struttura”.
Dal punto di vista economico si prevede un canone annuo modulato a seconda della categoria: 300mila euro per la serie A, 90mila per la B, 60mila per la C e 30mila per la D. I canoni, a cui va aggiunta l’Iva, saranno adeguati all’Istat dalla stagione 2024-2025.
Come indicato dalla concessione, il soggetto assegnatario, cioè il Modena Calcio, dovrà provvedere alla manutenzione ordinaria di tutte le strutture (a eccezione degli interventi sugli impianti tecnologici in carico a Hse – Hera servizi energia nell’ambito del contratto di gestione degli impianti comunali) e alla manutenzione straordinaria dei terreni di gioco e dell’immobile ex Csi.
Il Comune si farà carico del costo delle utenze, che il concessionario rimborserà con una cifra forfettaria quantificata in 150mila euro più Iva annui, e si occuperà anche, già entro la fine del 2023, del rinnovo del Certificato di prevenzione incendi che richiede investimenti per quasi 200mila euro.
L’Amministrazione si impegna, inoltre, “a provvedere alle manutenzioni straordinarie concordando col concessionario un programma di interventi straordinari, con priorità alle azioni di miglioramento della sicurezza e dell’integrità della struttura”, compreso un intervento che verrà progettato nei prossimi mesi per dedicare allo stadio una cabina di trasformazione maggiormente rispondente alle necessità attuali dell’impianto in termini di fornitura elettrica dalla rete.
Il Comune, infine, si riserva l’utilizzo gratuito dell’impianto per un massimo di due eventi all’anno; in queste occasioni il concessionario garantirà gratuitamente la custodia e le pulizie, mentre eventuali danneggiamenti del manto erboso dei campi di gioco verranno ripristinati dall’Amministrazione.