Abbiamo intervistato Davide “Lello” Orlandi allenatore del Piumazzo, ma anche uno dei primi allenatori di Lepore, giocatore che con una doppietta ha portato il Lecco in serie B dopo 50 anni.
Sull’arrivo del giocatore a Castelfranco:
“Francesco, lui preferisce essere chiamato così, arrivò a Castelfranco quando aveva solamente 18 anni. L’anno prima allenavo in eccellenza, ma per motivi lavorativi decisi di spostarmi sulla panchina della juniores. Il direttore sportivo del Castelfranco mi mandò il ragazzo e mi chiese di valutarlo. È bastato un solo allenamento per rendermi conto che le sue abilità non erano da juniores, e chiesi immediatamente di portarlo in prima squadra. Francesco però aveva bisogno di un posto in cui stare, allora decisi con mia moglie di ospitarlo nella nostra taverna. Il ragazzo ha vissuto con noi per un anno e da allora siamo sempre rimasti in contatto. Ammetto che, quando se ne è andato, mi è dispiaciuto molto, è stato quasi come un figlio.”
Sulla sua personalità:
“Francesco è sempre stato un vero professionista, da tutti i punti di vista. Nel periodo in cui ha vissuto con noi si è fatto assumere nella ditta in cui lavoravo alternando quindi l’allenamento all’impegno professionale. A 38 anni non mi meraviglio che sia ancora a giocare a questi livelli. Lui voleva arrivare nel calcio e ce l’ha fatta. Quest’anno ha avuto un exploit che non mi sarei mai aspettato, ma dal punto di vista della sua professionalità merita questi risultati. Lepore ha una grande cura del suo corpo e infatti nonostante la sua età non incappa mai in infortuni.”
Sulla stagione del Modena:
“Rivetti ha messo insieme una società importante. Hanno scommesso su un allenatore nuovo e si stanno muovendo bene sul mercato. La proprietà attuale del Modena sta lavorando in maniera importante, non facendo il passo più lungo della gamba. La serie B è probabilmente uno dei campionati più duri d’Europa considerata la quantità di squadre competitive che ogni anno puntano alla promozione. Mi dispiace per Tesser perché lo considero un ottimo allenatore per questa categoria. Secondo me nel calcio i risultati non dipendono solamente dai giocatori e dagli allenatori, ma anche dalla forza della società che c’è dietro.”