La conferenza stampa di Paolo Bianco alla vigilia della sua prima partita di campionato al Braglia.
Abbiamo atteso tanto la prima giornata, guardare gli altri dal “divano” ha scombussolato i piani? È aumentata la pressione e la tensione? Come ha vissuto la squadra gli allenamenti e l’attesa?
Finalmente si inizia, non ero comodissimo sul “divano” sinceramente. La squadra ha lavorato benissimo in questi giorni e speriamo di fare un regalo ai tanti tifosi che hanno fatto l’abbonamento quest’anno.
Dovrà fare delle scelte importanti sui giocatori. Nella sua testa, è già definito l’11 titolare?
Per la partita di domani dubbi non ho. Sarà una prova importante e vedremo come ne usciranno i ragazzi. La formazione ce l’ho già in testa.
A che percentuale è il lavoro di Paolo Bianco a livello di filosofia di gioco?
Non so dirti a che percentuale, ma so che i ragazzi si sforzano tanto a mettere in pratica quello che sto dicendo. È normale che ci siano difficolta quando cambi percorso con un nuovo mister. Quanto tempo ci vorrà non so dirtelo, dipende da loro e dal campo.
Per lei sarà la prima volta al Braglia, come se la immagina?
So che saranno in tanti ad aspettarci prima della partita fuori dallo stadio. Dobbiamo entrare in campo senza farci condizionare troppo. Tanta carica può essere controproducente e dobbiamo rimanere concentrati. Sicuramente il pubblico ci darà una grandissima mano.
Il Modena ha iniziato una settimana in ritardo come si vive questa situazione?
È un’opportunità per lavorare una settimana di più. Ovviamente dispiace non giocare mentre gli altri lo fanno.
Guardando le statistiche, lei ha battuto da giocatore 5 volte l’Ascoli.
Centra poco con il ruolo che svolgo ora, per me è l’anno zero. Sono carico per questa nuova opportunità.
Un commento sull’Ascoli?
L’Ascoli è difficile da affrontare come tutte le squadre in serie B. Sono allenati da un mister che stimo tantissimo in quanto negli ultimi anni ha fatto grandi cose. Viene da una partita molto sfortunata. Noi dobbiamo pensare solo a noi stessi e a regalare gioia alla nostra gente.
Ci sarà emozione domani, nonostante il pelo sullo stomaco che si è fatto negli anni da giocatore?
Quando ho smesso di giocare ero curioso di vedere come riuscivo a stare in panchina durante la partita. L’ho già fatto questo step sono contento di riuscire a mantenere l’equilibrio. Più che l’emozione provo concentrazione per la gara nel guidare i ragazzi. Il nostro lavoro suscita sempre emozioni e io stesso sono una persona molto emotiva.
L’Ascoli arriva incerottato per i problemi con il Cosenza, ma in questo loro apparente svantaggio, può nascondersi una trappola?
Hanno perso dei giocatori importanti, ma penso che nel loro complessivo siano una squadra molto forte. Dobbiamo mantenere l’equilibrio e rimanere concentrati senza farci prendere dalla voglia di sbloccare subito la partita. La parola chiave per la partita di domani è equilibrio.
Due terzini di spinta possono partire dall’inizio o meglio da subentrati?
Io ho quattro terzini di spinta.
Ha deciso come gestire l’attacco?
L’attacco è il reparto per cui non mi fanno dormire la notte. Sono cinque e tutti quanti sullo stesso livello. Sono in difficoltà, ma sono contento di esserlo. Ma per domani ho già deciso chi giocherà.
Uno dei problemi dell’anno scorso erano i gol subiti. Ha pensato a delle soluzioni?
Per vincere bisogna farli i gol e cercare di evitarli il più possibile. Non si prendono gol perché la difesa va male e non si fa gol perché gli attaccanti vanno bene, anche qui è importante l’equilibrio. Si tratta di conseguenze di come la squadra gestisce il possesso palla.
A proposito di equilibrio nel ruolo dei due interni, immagino che Palumbo sia titolarissimo, dall’altra parte di cosa ha bisogno?
Palumbo domani giocherà, ma viene da un infortunio e quindi non è ancora al massimo. Per supportare Palumbo e Gerli serve un determinato tipo di giocatore. Quando starà bene potremmo permetterci scelte più varie.