Le prime parole di Mandelli da allenatore del Modena
“La notizia che sarei diventato l’allenatore del Modena mi è arrivata all’improvviso ed è stata di impatto. La situazione non è drammatica, nei calciatori vedo una grande voglia di sistemare la situazione di classifica e voglia di far bene. Sono concentrato sulla partita di domani e se dovesse andare bene potrei anche pensare di dimettermi per diventare l’allenatore con la media vittorie migliore in Serie B (ride, ndr). La società mi ha trasmesso la voglia di fare il bene del Modena”.
“Cercare emozioni forti vale per tutte le età e questo sport può regalarti tante gioie. Già quando i Rivetti mi avevano chiamato per allenare la Primavera era stato fantastico“.
“Ho pensato al modulo di domani e in questa settimana ho cercato di essere quello che sono come allenatore e come persona. In una settimana è impossibile proporre le idee che ho in testa. Da giocatore sono stato allenato da Zeman e il suo modo di interpretare il calcio mi ha influenzato. La Carrarese è partita con qualche incertezza, ma ora ha trovato i meccanismi giusti e sanno quello che vogliono. Il Braglia può essere un’arma in più. I tifosi hanno sempre sostenuto la squadra nonostante le difficoltà”.
“A livello fisico ho trovato i giocatori abbastanza pronti. Qualche giocatore non è ancora al 100% della condizione. Pedro è quasi pronto ma non vogliamo rischiarlo all’insegna della sosta. Bisoli è stato penalizzato in maniera pesante dagli infortuni e dalla sfortuna degli episodi“.
“Modena mi ha adottato ed è un posto in cui ho vissuto benissimo, e per questo ringrazio la città”.