Intervista a Gianni De Biasi

Ho ricevuto un’offerta da una squadra di Serie A ma dal 2010 mi sono promesso che non allenerò più in Italia

Mister Gianni De Biasi è stato intervistato su Radiamo Web Radio per Distretto Gialloblù da Paolo Vecchi, Laura Tomasi e da Riccardo Panini per La Gazzetta di Modena:

“Dopo l’avventura all’Udinese, nel 2010, mi sono promesso che in Italia non avrei più allenato. Qualche settimana fa ho avuto una proposta da un club di Serie A più piccolo della Roma ma con gli stessi colori della Roma, ma ho rifiutato. Nel 2014 sono stato molto vicino a diventare CT dell’Italia, poi presero Ventura e ci rimasi molto male.

Con l’Azerbaigian volevo replicare ciò che avevo fatto con l’Albania

Sono curioso di natura e sono stato accalappiato dall’Azerbaijan. Nei 3 anni che sono rimasto, mi sono poi reso conto che non avrei potuto ripetere quello che avevo fatto in Albania.

Bisoli non ha avuto i giocatori a disposizione

Mi spiace per Bisoli, è un malcostume che imperversa nel calcio. Il Modena è una squadra che deve lottare fino alla fine per ritagliarsi uno spazio che sia un po’ più sereno rispetto a quello che sta vivendo in questo momento. Il problema principale di Bisoli è stato quello di non avere i giocatori a disposizione. Perchè una squadra funzioni ci sono tante variabili che devono allinearsi.

Mandelli ha grandi capacità

Mi auguro che il bravissimo Mandelli possa dare continuità di risultati. È un ragazzo di grande capacità, pur essendo un taciturno sa trasmettere allo spogliatoio quello che serve ad una squadra. Cosa può portare di positivo Mandelli a questa squadra? Entusiasmo e serenità in primis. Conosce l’ambiente e la tifoseria. È una persona seria e dentro allo spogliatoio può trasmettere entusiasmo anche se pubblicamente ha un atteggiamento diverso. Può dare una mano al Modena.

I Rivetti stanno facendo le migliori valutazioni

I Rivetti sono una famiglia di imprenditori seri e anche nel calcio stanno lavorando nella maniera migliore, crescendo personaggi (Catellani e Mandelli, ad esempio) che potranno dare un contributo importante. Stanno facendo le scelte e le valutazioni migliori. Che si possa fare meglio e avere una governance diversa è indubbio. Quando un presidente prende in mano una società ha tutte le ambizioni.

Il calcio è un mondo così strano che può essere che non ti riesca niente di quello che volevi fare.

Montagnani se n’è andato troppo presto

Romano Amadei è stato un presidente di grandissimo spessore perchè ha messo cuore, passione e soldi. Ha fatto un investimento importante. Ho lavorato con Montagnani e se n’è andato troppo presto.

Per Montagnani sarebbe stato straordinario vedere quello che abbiamo fatto perchè era orgoglioso di essere il presidente del Modena.

Conosco la tifoseria: serve fiducia

Il calcio è maledetto perchè per quanto lavori bene poi alla fine della fiera le differenze le fanno “quisquiglie”. Mi preme sottolineare che la tifoseria di Modena la conosco molto bene. Quando sono arrivato venivamo da un periodo di “vacche magre” e a volte c’è un disfattismo becero e stupido. Bisogna dare fiducia a Mandelli e Catellani.

Oggi la classifica non è straordinaria ma è molto corta. Siamo all’inizio della stagione ma parlare oggi di qualcosa di definitivo è da stupidi.

Vorrei provare un ruolo diverso da quello di allenatore

Oggi ho meno voglia di rimettermi sulla piazza, potevo andare in altre squadre ma ho sempre detto di no. Un ruolo diverso da quello dell’allenatore in un club che voglia crescere può essere il ruolo che voglio ritagliarmi per il futuro.”

Ascolta l’intervista a Mister Gianni De Biasi

De Biasi, intervista radiamo

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