L’influenza del modulo sui risultati e viceversa

 

Dopo la sosta dovuta agli impegni della Nazionale di Luciano Spalletti, il prossimo venerdi alle 20.30 il Modena, con il confermato Mandelli in panchina, andrà a fare visita a un Cosenza che versa nelle sue stesse condizioni di classifica.

Medesimi, infatti, sono i punti raccolti fin qui da emiliani e calabresi, grazie ai quali le due compagini si trovano in una condizione di classifica delicata, che non consente errori o passi falsi.

I bassifondi della graduatoria, infatti, distano solo pochi punti, e c’è da domandarsi se, almeno in una fase del genere, ci sia da pensare maggiormente al bel gioco o alla assoluta necessità di mettere fieno in cascina.

È assolutamente comprensibile il pensiero che un nuovo allenatore voglia dare la propria peculiare impronta alla squadra, ma forse Mandelli, suo malgrado, dovrà tenere conto anche della situazione attuale, che non offre la serenità per avere quei margini di manovra di cui un allenatore avrebbe sicuramente bisogno.

Il modulo 4-3-3, il modulo preferito da uno zemaniano convinto come l’ex tecnico della Primavera, in questo senso, soprattutto se impostato in una chiave ultra offensiva, può sbilanciare una squadra che ha assoluto bisogno di certezze, e di proteggere la propria difesa.

È anche vero, d’altro canto, cbe un simile assetto tattico potrebbe mettere gli esterni offensivi, ovvero i giocatori di maggior classe, nelle condizioni di esprimersi al meglio.

Vedremo già da venerdì se Mandelli vorrà rischiare o preferirà essere attendista. Sicuramente il risultato della gara con il Cosenza influenzerà, e molto, le scelte future.

Questo perché, è bene ricordarlo, alla fine nel calcio sono i risultati quelli cbe contano e determinano i giudizi.

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