Molto rumore per nulla

Incomincia il girone di ritorno per i canarini di Paolo Mandelli, al Braglia è Modena–Südtirol. Nonostante le assenze di Palumbo e Caso, il mister canarino conferma il 3-4-2-1: Gagno; Caldara, Zaro, Cauz; Di Pardo, Gerli, Santoro, Cotali; Battistella, Bozhanaj; Mendes. La formazione di Castori scende in campo con il 3-5-2: Poluzzi; Kofler, Pietrangeli, Giorgini; Molina, Martini, Praszelik, Casiraghi, Zedadka; Merkaj, Odogwu.

Termina 0-0 l’ultimo incontro del 2024. Una partita condizionata soprattutto dal nervosismo generale, dai troppi errori tecnici e dalla gestione arbitrale alquanto discutibile. La squadra di Castori dimostra sin dal fischio di inizio di voler portare a casa punti pesanti. Dopo nemmeno un giro di orologio, Zaro frana addosso a Odogwu e viene ammonito (il numero 19 era diffidato e salterà la prossima partita contro il Palermo). Modena che non riesce a imporre il proprio gioco, troppo lenti e imprecisi. Al 28esimo la situazione si complica ulteriormente: Cauz respinge un tiro con il braccio e dopo un lungo consulto al VAR Scatena mostra il cartellino rosso al numero 33 gialloblu. Sulla punizione successiva di Casiraghi, Gagno è chiamato a un gran intervento. Il primo tempo termina 0-0, tra i fischi di disapprovazione dei tifosi.

All’inizio della ripresa doppio cambio per il Modena: dentro Abiuso e Dellavalle, fuori Bozhanaj e Battistella. Secondo tempo che segue lo stesso copione del primo: imprecisione e nervosismo. Castori viene ammonito dopo una accesa discussione con Mandelli e Merkaj per un intervento in ritardo ai danni di Gerli. E’ di Santoro la prima conclusione nello specchio del Modena. Seconda espulsione del match, questa volta sponda Süditorl, Casiraghi esce dal campo per somma di ammonizioni. Modena a centimetri dal gol del KO con Gliozzi. La partita si chiude con le proteste dei canarini per un presunto tocco di mano all’interno dell’area biancorossa.