Nelle ultime due stagioni il Modena sembra essere entrato in un loop. Si ripetono le stesse crisi accompagnate dagli stessi errori dei giocatori e degli allenatori. Insomma, non cambia mai nulla.
Modena di nuovo lì
Stesso periodo stessa situazione. Un anno fa la squadra di Bianco era arrivata a una certa soglia di punti per poi stagnare. Addirittura avevamo raccolto 11 partite senza vittoria. Dal 3 febbraio al 12 aprile 2024 ben 8 pareggi e 3 sconfitte. L’ultima fu fatale per il cambio in panchina.
Ancora una volta i canarini si trovano delusi in primavera. In poche partite siamo passati dall’obiettivo playoff alla richiesta minima, la salvezza. Ancor di più, una salvezza tranquilla. Guardando la classifica, oggi i gialli sono in 10° posizione a +3 dai playout e a +5 dalla retrocessione diretta. L’unica nota positiva è il gran numero di squadre che si trovano tra noi e la zona pericolosa. La cattiva notizia è il brutto trend di prestazioni inanellato dalla squadra.
Nel nuovo anno, in realtà, molto del buon lavoro di novembre e dicembre è andato in fumo. Poche idee di gioco, tanti gol subiti, una sola volta la porta inviolata e tanta confusione. Bisognerà sfruttare la sosta per studiare un piano utile ad affrontare al meglio le ultime 8 partite.
Giocatori e allenatore
La preoccupazione dei tifosi deriva soprattutto dalle ultime brutte prestazioni. Al di là dei risultati è mancata la cattiveria necessaria per giocare in un campionato così tosto. I gol presi nelle ultime due partite testimoniano carenza di concentrazione e di qualità. La prima è risolvibile con il lavoro quotidiano, sulla seconda deve mettere mano Catellani in estate. Ad oggi in difesa solo Cauz e Dellavalle sarebbero confermabili in Serie B, e il secondo è in prestito.
In avanti c’è tanta confusione, complice anche il mister. Gioca un ruolo importante l’inesperienza nello stare in una panchina di prima squadra che gioca in Serie B. Aveva trovato un ottimo equilibrio al suo arrivo, deve tornare lì. Non è possibile giocare sempre con l’undici iniziale diverso e spesso con giocatori fuori ruolo. Nelle squadre in difficoltà spesso basta aggiustare qualcosa. Cambiare modulo e un paio di pedine. L’anno scorso Bianco si era intestardito, speriamo che Mandelli riesca a cambiare. Inutile giocare 3-5-2 se sulle fasce metti un mediano e un trequartista. Inutile cambiare il reparto offensivo a ogni gara. Nel momento in cui l’allenatore apporta delle modifiche la responsabilità passa ai giocatori. Sta a loro metterci più grinta ed evitare a tutti un finale da cardiopalma.
Sabato 29 marzo tutti insieme a tifare Modena al Braglia!