Come giocherebbe oggi il Modena di Bisoli? Abbiamo schierato la formazione, in attesa di nuovi innesti.
4-3-1-2
La prima formazione schierata è quella con la difesa a quattro. Bisoli ha usato spesso questo sistema in carriera, alternandolo con un 4-4-2. In assenza di centrocampisti esterni è probabile che l’allenatore opti per una soluzione più “centrale”.
Specifichiamo subito che Fabio Gerli è assente visto il lungo periodo di recupero. Confermatissimo Gagno tra i pali, che quest’anno avrà davanti a sé una difesa ben più esperta. La coppia di centrali è composta da Zaro (fedelissimo di Bisoli, con il quale disputò una gran stagione al Sudtirol) e l’esperto Caldara in cerca di nuove fortune. Botteghin è pronto a subentrare senza diminuire il livello della difesa. A sinistra Cotali dovrà migliorare le prestazioni dell’anno passato. E’ capace di molto di più e dovrà dimostrarlo. A destra, invece, troviamo Fabio Ponsi. In quel ruolo è molto probabile che la società intervenga per piazzare un giocatore di categoria.
A centrocampo sarà molto probabilmente Santoro a prendere il posto di Gerli, finché non tornerà il mediano titolare. Ai suoi lati ci sono Magnino e Battistella. Il primo è gradito a Bisoli per la tanta corsa, i contrasti e i palloni recuperati, mentre il secondo può dare un contributo in fase offensiva. Sulla trequarti c’è Palumbo. Il motivo è semplice: Tremolada sembra sempre più in uscita e Bozahanj manca ancora di esperienza per poter partire già ad agosto con la maglia da titolare. Non si parla di acquisti nel reparto, vedremo.
In attacco spazio alla coppia Gliozzi-Mendes. Poco spazio a fantasia e velocità, si punta sulla fisicità e sull’efficacia dei due attaccanti. Per Gliozzi dovrà essere una stagione di svolta dopo le delusioni in giallo, mentre per Mendes è la grande occasione per esplodere definitivamente come bomber. Non mancherà occasione di vedere in campo Abiuso, giocatore su cui la società conta molto. Anche in questo reparto potrebbe arrivare un giocatore: da capire se sarà un titolare o una riserva.
3-4-1-2 / 3-5-2
Palumbo un po’ più avanzato o in mezzo al centrocampo. E’ questa la differenza del secondo schema. Più offensivo per segnare e aggredire o più difensivo per coprire la porta dei canarini.
Non bisogna certo escludere una formazione con la difesa a tre. Nelle amichevoli di Fanano è stata testata con vari interpreti, sintomo del fatto che i gialli potrebbero essere schierati così durante la stagione, magari non sempre.
Davanti a Gagno il trio Zaro-Caldara-Botteghin, un lusso per la Serie B. Esperienza e fisicità, unico elemento di dubbio è Zaro. Nella passata stagione ha mostrato qualche difficoltà giocando così.
Il centrocampo, come detto, vede la variabile principale in Palumbo. Larghi i terzini siccome non ci sono centrocampisti laterali di ruolo in rosa. In questo senso potrebbe arrivare un terzino in grado di ricoprire quel ruolo a destra. Al centro in attesa di Gerli c’è Santoro. Con il rientro del regista si porterebbe Palumbo nel ruolo di mezzala.
In attacco, come prima, Gliozzi e Mendes. In entrambi gli schemi giocherebbero uno al fianco dell’altro. Potrebbe mancare un trequartista alle loro spalle, ma troverebbero più palloni crossati dalle fasce.
Con il rientro di Gerli e gli ultimi colpi sul mercato, la formazione titolare del Modena cambierà in un paio di ruoli. La base di partenza, comunque, è molto buona. Non resta che affidarsi all’esperienza e alla grinta di Bisoli.