La stagione di questo Modena non è certo tra le peggiori per classifica. La squadra guidata da Mandelli è perfettamente in linea con le due passate stagioni. Gli stessi punti che aveva Tesser e uno in meno di Bianco dopo 28 giornate.
Squadra inaffidabile
Questo, purtroppo, è il Modena. Ogni illusione dei tifosi è destinata a rimanere tale, anzi, spesso si trasforma in arrabbiatura. Il livello tecnico della rosa è aumentato (si vedano le qualità di Caso e Defrel), ma mentalmente non sono stati fatti passi avanti. Dunque, dove sta il problema?
Per la seconda stagione consecutiva è fallito il progetto in panchina: a giugno toccherà a un altro pretendente. I giocatori da soli non sono riusciti a fare quello scatto in avanti necessario per ambire a grandi traguardi. La squadra è esperta e matura, ma manca il quid. La speranza è che lo porti un allenatore conoscitore della categoria e capace di iniettare fiducia nei giocatori.
Da quando è arrivato Mandelli il Modena non ha fornito tre prestazioni buone di fila. Vince a Reggio con un risultato storico, batte il Pisa al Braglia quando i toscani sono già candidati alla Serie A diretta. Andiamo a Brescia e la prestazione è insufficiente, rischiamo di perdere e con una giocata di Bozhanaj chiudiamo sul 3-3. Brutte le prestazioni anche con il Sudtirol a fine anno e a Palermo alla ripresa. Arriva a Modena un Frosinone abbordabile, andiamo in vantaggio di punteggio e di uomini eppure giochiamo talmente male da finire 1-1. Quel pomeriggio una sonora bordata di fischi ha fatto tremare lo stadio. I giocatori, però, sembrano aver colto la lezione. Reagiscono con una buona prestazione a Cremona e in casa contro il Mantova. Ma alla terza gara cadiamo a Genova, contro una Sampdoria in difficoltà. Lo stesso copione si è svolto nelle ultime tre giornate. Una buona partita contro lo Spezia che lotta per i primi due posti, una vittoria netta in trasferta (solo la seconda della stagione) poi l’incubo del primo tempo contro il Cosenza.
Da qui alla fine
A questo Modena manca la continuità delle prestazioni. Un valore che, in questo momento, è molto caro ai tifosi, più dei punti conquistati in campo. Sotto la guida di Mandelli è chiaro che riusciamo a portare a casa dei punti, ma ci vuole di più. Contro l’ultima in classifica è mancata la reazione al gol subito. Gli ospiti sono passati in vantaggio al 28′ e i gialli in 17 minuti non hanno mostrato nulla. Da qui a fine stagione c’è il rischio che sarà sempre così. Un alternarsi di buone prestazioni e pessime partite, dove di buono ci saranno solo i punti raccolti. Un po’ poco per una squadra ambiziosa. Sarà difficile per la società capire chi merita di rimanere e diventare una colonna portante della rosa futura. Più che di giocatori dal nome famoso servono giocatori in grado di fornire più continuità.
Ai tifosi il duro lavoro di supportare la squadra, specie al Braglia. Senza accanirsi sui giocatori al minimo sbaglio e continuando a cantare per la squadra, e solo per quella, per tutti i novanta minuti.