Sicuramente è meglio averlo in squadra che come avversario, ma il piacere di vedere in campo dal vivo e, ancora di più, di trovare in campo anche se nell’altra squadra un super campione, va al di là della semplice competizione.
Sabato al ‘Braglia’ arriverà Cesc Fabregas, ingaggiato un po’ a sorpresa in estate dal Como dopo una carriera che si fa fatica a riassumere in poche righe. Tanto per dare l’idea del calibro del giocatore basterebbe per esempio dire che ha vinto due europei e un mondiale con la maglia della Spagna, senza stare a citare i vari trofei nazionali conquistati con le maglie di Arsenal, Chelsea e Barcellona.
Gli manca la Champions, che ha mancato per pochissimo essendo arrivato nel club blaugrana l’anno dopo la vittoria del Barça ed essendo andato via, dopo tre stagioni, l’anno prima che il club di Barcellona vincesse di nuovo; in quei tre anni i catalani non sono mai arrivati nemmeno in finale.
In compenso però, in quei tre anni, ha vinto due Supercoppe di Spagna, una Coppa di Spagna e un Campionato spagnolo. Tra gli altri riconoscimenti, ha tanti premi individuali specialmente in categorie giovanili ed è il più giovane giocatore spagnolo ad aver esordito in un Mondiale con la Nazionale: aveva infatti 19 anni quando fece il suo ingresso in campo al 77’ nel match di esordio tra Spagna e Ucraina nel 2006.
Insomma, non capita tutti i giorni (nemmeno tutti i sabati e nemmeno capita mai, a volte) di avere la possibilità di ammirare giocatori di questo calibro, specialmente in Serie B, dove quest’anno i campiono del mondo vanno di moda, con quattro allenatori che hanno vinto il mondiale del 2006 con la maglia azzurra.
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