E’ un vero peccato arrivare alla fine di una partita come quella giocata ieri tra Cremonese e Modena e uscire sconfitti.
Alla vigilia qualcuno ci credeva davvero e non sbagliava. E’ vero che la categoria è diversa e questo fa la differenza specialmente nelle giocate dei singoli, ma alla fine il divario in campo non si è notato particolarmente, anzi… Lo aveva detto solo poche sere fa il ds Vaira: “Questo Modena ha un cuore grande”.
Ed ecco che il campo gli ha dato pienamente ragione: 11 leoni sono scesi in campo, poi sono rimasti in 10, ma non hanno mollato nemmeno per un secondo, continuando a cercare la vittoria e opponendosi agli assalti dei padroni di casa. Tutti ragazzi che avevano giocato poco fino ad ora e hanno fatto vedere che quando il mister dice “ci siamo allenati bene” non è una frase fatta, ma è la verità.
Se gli 11 iniziali sono sembrati – dicevamo – dei leoni, di Diaw possiamo dire che si è trasformato per due minuti nel Re Leone: sotto di due gol a una manciata di minuti dal triplice fischio, non ha smesso di crederci e ha segnato una doppietta che rimarrà nella storia dei colori gialloblù, portando i grigiorossi a doversi giocare i supplementari.
Una situazione impensabile e strabiliante, purtroppo vanificata dalle reti di Sernicola nel secondo tempo supplementare. Ma, se non si può negare che l’impegno ci sia stato, nemmeno si può dire che non sia stato un Modena sprecone: nel primo tempo infatti Bonfanti ha avuto tre occasioni nitide e le ha fallite, così anche all’inizio del primo supplementare Gerli aveva la palla del vantaggio tra i piedi, ma incredibilmente l’ha calciata sull’esterno della rete. Qua sta probabilmente la differenza di categoria: nella freddezza e nella precisione nei momenti delicati.
(Foto modenacalcio.com)