Catellani

Oggi alle 11:30 è andata in scena la presentazione del nuovo responsabile del settore giovanile Andrea Catellani, con la presenza di Matteo Rivetti.

Matteo Rivetti:

Buongiorno a tutti prima di tutto voglio unirmi alle parole del presidente e ringraziare Mauro Melotti per il lavoro svolto. Oggi iniziamo un percorso nuovo, abbiamo sempre dichiarato quanto il settore giovanile sia centrale nel nostro progetto e sia strategico per raggiungere una sostenibilità economica funzionale ad una società sana. Abbiamo l’ambizione di migliorare sia a livello di prima squadra che anche sulle strutture del club e sulle infrastrutture come il centro sportivo e i campi della Saliceta. Voglio dare ora il benvenuto ad Andrea Catellani come responsabile del settore giovanile. Andrea rispecchia i nostri valori, è giovane, ambizioso e viene dal nostro territorio. Benvenuto Andrea.

Andrea Catellani:

Grazie a tutti della presenza. Sono emozionato, è la prima volta che ricopro una veste diversa rispetto a quella di calciatore in una squadra in cui ho militato. Ed è bello poterlo fare qui per una squadra per cui ho militato. Arrivare qui è stato qualcosa di fortemente voluto. Credo ciecamente nel progetto che mi è stato presentato. Ci tengo a ringraziare il presidente Rivetti e il DS Vaira per avermi riportato qui, in un posto speciale che considero casa. Sono onorato di essere qui e sento di condividere la volontà di costruire qualcosa di speciale. Per un responsabile della giovanile è qualcosa di veramente affascinante e lusinghiero.

Come si ricostruisce una giovanile dopo il fallimento del 2018?

Catellani: “Si tratta di uno dei temi che abbiamo affrontato durante la settimana. Avere un orizzonte di medio lungo termine è fondamentale. In questo periodo storico, per quello che siamo noi come Modena, credo non ci voglia molto tempo per portare la giovanile ad un livello superiore. Come ha detto Matteo sono ambizioso non mi accontento e rispecchio quello che vuole la società. Credo che a breve termine il settore possa produrre valore per la società che è il motivo principale per cui siamo qui oggi. Oggi anche con le scelte forti che sta facendo la società viene fuori la volontà di costruire un club solido per i prossimi 10 anni.




Sulla costruzione del centro sportivo?

Rivetti: “Il gap rispetto alle altre squadre rimane importante a livello di strutture soprattutto sul territorio. Dobbiamo lottare contro realtà che arrivano da più continuità e quindi sono più avanti rispetto a noi. L’iter burocratico per costruire richiede tempo, stiamo lavorando alla suddivisione di spazi e dei campi e speriamo per la prima parte del prossimo anno di avere i progetti pronti per iniziare a costruire.

Qual è la tua idea di settore giovanile? come deve collaborare con la prima squadra?

Catellani: “Deve rispecchiare la visione del responsabile. Cerco di portare il mio patrimonio personale da calciatore per tutelare talento e sviluppare ragazzi creando attorno a loro un ambiente competente con professionalità importanti, ma che sia anche amico per i ragazzi. Il ragazzo dev’essere supportato compreso e aiutato a crescere. Il passaggio da giovanile a prima squadra è molto complicato e spesso si rischia di bruciare anni di lavoro.

Quanto ritieni importante la promozione della Primavera?

Catellani: “Devo costruire ciò che è importante ai ragazzi per crescere. Chiederò la massima professionalità, il massimo del lavoro, perchè è importante per raggiungere risultati e crescere. Dobbiamo avere la nostra identità a prescindere dal risultato che permetta il percorso migliore per i ragazzi. Un gioco propositivo e identitario dove i ragazzi possano esprimersi al meglio. Penso sia indubbio che mi piacerebbe che la nostra primavera ottenga una promozione perchè dia un percorso formativo migliore per i ragazzi.

Quanti scudetti hai vinto in biancazzurro?

Catellani: “Due scudetti in due anni. Una certificazione di un determinato percorso, ma mi piacerebbe che il mio lavoro in 2 anni di Spal e 3 anni al Chievo sia valutato per i tanti ragazzi che hanno generato valore attraverso la promozione in prima squadra e la loro rivendita.

Dove giocherete nei prossimi anni? Ancora oggi nessun ragazzo del settore giovanile si è affacciato in prima squadra come mai?

Rivetti:Sul discorso di Saliceta stiamo lavorando con la struttura e il comune di Modena per fare un campo nuovo. Ci piacerebbe che Saliceta diventasse il centro del settore giovanile per le partite del weekend compatibilmente con i tempi e gli iter burocratici. Nel settore giovanile abbiamo Abiuso che sta facendo la preparazione e probabilmente rimarrà con noi.”

Catellani: “Sto percependo la voglia di Modena che ha il nostro territorio. Nella nostra visione c’è la voglia di investire sulla Saliceta per i prossimi anni.

Come vi muoverete nel concreto nel settore giovanile. Prenderete giocatori da fuori allargando i vostri orizzonti? 

Catellani:La visione per quanto riguarda la foresteria è implementare, quindi avere qualche numero in più. La mia visione è quella di alzare il livello delle squadre più grandi con qualche ragazzo che viene da fuori ma la mission principale è una crescita del movimento di base. Voglio far crescere il movimento calcistico modenese, facendo quindi crescere tutte le squadre dilettantistiche della zona di conseguenza. Non ho la pressione di dover far scelte per dimostrare la qualità del mio lavoro, e questo è importante. La volontà è alzare il livello con qualche giocatore da fuori creando un ambiente più competente per i ragazzi. Sul lungo periodo vorrei la presenza predominante di giocatori modenesi, nelle scelte che stiamo facendo abbiamo preso la decisione di abbassare la quantità di ragazzi presi, per poter dare maggiore attenzione alla qualità. Non produrrà un effetto immediato ma col tempo raduneremo giocatori con sempre più qualità.

Come pensi di portare avanti la collaborazione con altre società del territorio e anche da fuori?

Catellani: “Si tratta di uno snodo cruciale, un progetto che è partito molto forte e già nei primi giorni mi fa capire che sarà ampliato, perchè c’è gran voglia di Modena e le società vogliono far parte di questo progetto. Sicuramente stiamo gettando le basi per costruire anni belli per la società. La nostra mission è quella di far crescere il mondo calcistico nel modenese. Il calcio dilettantistico sta cambiando e ci sono poche certezze noi vogliamo essere una di quelle.

Anche l’Inter è stato sulle tracce di Andrea, commenti? 

Rivetti: “Andrea è stato come l’acquisto di un top player, era un profilo molto seguito, e penso abbia deciso il Modena per il progetto che c’è dietro ma anche per la durata dell’accordo, ovvero di 5 anni che può permettergli di farlo lavorare nel modo migliore, siamo felici che abbia scelto di venire da noi.

Catellani: “Credo che per me essere qua oggi rappresenta tutto ciò che voglio in questo momento nella mia vita. Sto trovando tutto quello che un responsabile del settore giovanile vorrebbe trovare. Qui il processo decisionale è molto snello. Matteo e Davide sono in contatto con me tutto il giorno e ci sarà una condivisione totale e continua delle scelte. Ci sarà un percorso naturale con i ragazzi considerati più pronti degli altri e non si vede l’ora di vedere un ragazzo che da sotto possa salire. Investiremo sulla primavera, e quindi l’idea che ci possano già essere ragazzi che possano aggregarsi alla prima squadra ci fa pensare che sia un obiettivo concreto.

Che cosa ha lasciato l’esperienza alla Spal dal punto di vista umano come responsabile?

Catellani: “La Spal rappresenta a livello giovanile un modello da seguire in grado di produrre giocatori e di portarli in campo. Due anni molto positivi, ho visto tanti ragazzi diventare professionisti, in questo momento arrivo alla sfida più intrigante della mia carriera finora, ma con il bagaglio di consapevolezze portato avanti dagli ultimi anni di lavoro. Oggi tanti ragazzi ancora mi scrivono per avere un consiglio anche non legato all’aspetto sportivo è la soddisfazione più grande che mi porto dietro.

 

 

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