Alla prima di campionato, il Modena conquista subito tre punti importanti.
Il campionato del Modena è partito come tutti speravano: una vittoria con qualche buona trama di gioco. Ci vorrà tempo per assimilare le idee di Mister Bianco, alla prima panchina ufficiale da primo allenatore, ma qualcosa si è già visto nella gara casalinga contro l’Ascoli.
I concetti sono chiari: occorrono esterni in grado di coprire tutta la fascia, bene Oukhadda in tal senso nei primi trenta minuti mentre Cotali è stato cercato con meno insistenza, punte capaci di scambiarsi in avanti per diventare il riferimento più avanzato e permettere gli inserimenti dei centrocampisti, pressing alto per attaccare i portatori di palla e gran lavoro sulle seconde palle.
Nel primo tempo alcune di queste cose si sono viste. L’Ascoli è stato incapace di uscire dalla propria metà campo palla al piede, ha tenuto i ritmi bassi mentre il Modena ha cercato fin da subito di alzarli e di creare tanto movimento davanti. Molto bene Manconi, il primo a inserirsi tra le linee di passaggio per sporcare la costruzione dal basso ascolana, e a tentare conclusioni pericolose, come in occasione del tiro stampatosi sulla traversa dopo il tocco di Viviano. Suo l’assist di petto, su lancio lungo di Oukhadda, per il gol vittoria di Strizzolo. Ottimo anche il primo tempo di Tremolada, che ha alternato il ruolo di trequartista a quello di play, cercando palla abbassandosi e muovendosi molto, e di Palumbo, efficace nella doppia fase di possesso e non possesso.
Bene e attenta, soprattutto nei primi 60 minuti, la linea difensiva che si è permessa, in particolare con Zaro, un paio di sortite offensive degne di nota.
Più in ombra Bonfanti, davvero pochi i palloni giocati e le occasioni create, e Gerli che, soprattutto nel primo tempo, non è riuscito a trovare gli spazi giusti per essere la fonte del gioco modenese.
Trovato il gol il Modena ha abbassato il baricentro ed è apparso un po’ a corto di fiato, dando modo all’Ascoli, davvero troppo rinunciatario nel primo tempo, di rendersi pericoloso in un paio di occasioni, dovute anche ad una incomprensione tra Gagno e Gerli che poteva costare cara. Bianco chiede una costruzione dal basso che coinvolga anche il portiere: ci sarà da lavorare in tal senso per limare le inevitabili imperfezioni e assimilare un nuovo stile di gioco.
Martedì parola di nuovo al campo: è già tempo di andare a Cosenza, contro la squadra di Dionigi reduce da un buon punto a Venezia.