Con la sosta per le Nazionali, si ferma anche il campionato di Serie BKT, che al momento vede il Modena di Paolo Bianco terzo in classifica a 9 punti, dietro solo a Parma e Catanzaro a quota 10
Per commentare l’ottimo avvio di stagione dei gialli, rinforzatisi nella sessione estiva di mercato, abbiamo chiesto a Nicolò Schira cosa ne pensasse dei nuovi acquisti realizzati dal presidente Carlo Rivetti e del rendimento di Paolo Bianco, alla prima esperienza in una piazza molto calda come quella di Modena. Ecco riportate di seguito le parole rilasciate ai nostri microfoni.
È stata una sessione estiva di mercato davvero bollente, tra cessioni e nuovi acquisti, il Modena del Presidente Carlo Rivetti ha completamente rivoluzionato la rosa, come giudichi le operazioni di mercato dei gialloblù? Che voto daresti da 1 a 10?
“Un gran bel mercato, 7.5 il voto giusto, manca forse un bomber di garanzia per la categoria.
In generale sono stati presi grandi giocatori, affidabili e forti come Zaro, Palumbo e Cotali, che non sono nomi da copertina, ma in B sono di prima fascia come rendimento.
Magari non sono tra i nomi più celebrati, ma il loro approdo in squadra può permettere al Modena di puntare ai Play Off“.
C’è qualche acquisto effettuato dai canarini, che proprio non ti saresti aspettato?
“Nessun acquisto mi ha sorpreso, molti giocatori vengono dalla C e Vaira è un direttore molto bravo, sottovalutato a livello mediatico, ma secondo me uno dei migliori in circolazione perché ha esperienza in B e in C e pesca sempre ragazzi con voglia di emergere che hanno fame.
Ha fatto un ottimo lavoro sia lo scorso anno che questo inserendo elementi importanti come avevo già accennato.
Il Modena ha fatto il mercato che mi aspettavo, per rinforzarsi e credo ci sia riuscito”.
Qual è secondo te il colpo migliore del Modena in entrata?
“Palumbo, Zaro, Cotali sono nomi importanti, ma scelgo Manconi, perché ha talento ma non è ancora esploso.
E’ un classe ‘94 e questo potrebbe essere l’ultimo treno della sua carriera. Un giocatore come lui dovrebbe giocare la Serie B già da 10 anni, dunque, scelgo lui come uomo copertina perché è una scommessa che il Modena può vincere”.
Che voto dai all’acquisto di Antonio Palumbo e perché?
“Palumbo è un grande colpo, da un paio d’anni è uno dei migliori del campionato.
Ha quantità, qualità, il vizio del gol, l’inserimento, inoltre, è un giocatore box to box ed è un centrocampista che in B come si suol dire è tanta roba, voto un bell’otto in pagella per l’acquisto”.
Valutando la scelta di affidare la panchina a Paolo Bianco, alla prima esperienza vera e competitiva in una piazza calorosa come quella di Modena, credi che sia l’uomo giusto per puntare ai Play Off in questa stagione?
“È una scelta intrigante, perché Bianco ha fatto esperienza in C, ha seguito i settori giovanili è stato assistente di Allegri, è la sua grande occasione in una piazza come Modena.
Chiaramente se mandi via Tesser trovare un allenatore con la stessa esperienza è davvero difficile, quindi bisogna andare su una scelta rivoluzionaria, con un allenatore emergente con idee nuove.
Bianco viene dalla scuola di De Zerbi, risponde a quelle filosofie e se sarà in grado di metterle in pratica a Modena ci si divertirà molto sul piano del gioco e i tifosi vedranno una squadra esprimere un gioco spumeggiante.
E’ una scelta che può rivelarsi azzeccata, perché la società è solida, il direttore è molto presente e queste sono caratteristiche, che possono permettere di vincere questa scommessa”.
Cosa ne pensi di Luca Strizzolo? Quota 15 gol può essere raggiunta in questa stagione?
“Strizzolo è un attaccante che ha sempre fatto molto bene in questi anni ma gli è sempre mancato il salto di qualità.
Avrà lui sulle spalle il peso dell’attacco e per me è uno che 10-11 gol te li garantisce.
Se riuscirà a sfondare il muro dei 15 gol vuol dire che il Modena lotterà per i quartieri molto alti della classifica, perché la differenza tra un attaccante da 15-16 gol e uno da 10-11 è che ballano quei 6/7 punti, che ti consentono di giocarti i primissimi posti invece dei Play Off“.
Miglior assist men della scorsa Serie BKT, Luca Tremolada, ha cominciato alla grande il nuovo anno in maglia gialloblù, quanto è importante la sua presenza in campo?
“Tenerlo è stato un gran colpo, mi aspettavo a dire la verità che qualche club in Serie A si facesse avanti, ma bisogna anche ricordare che Tremolada non è più un ragazzino, ha superato abbondantemente i 30 anni, però da una piccola neo-promossa mi sarei aspettato una chiamata.
Meglio per il Modena che conserva un gran talento, che in Serie B fa la differenza. Per il talento che possiede avrebbe potuto fare molto di più in carriera.
Il Modena si gode il suo fior di assist men che in una stagione 7-8 gol te li può dare tranquillamente”.
In difesa il Modena, invece, ha cambiato completamente faccia, Giovanni Zaro lo scorso anno ha sfiorato la grande impresa con il Südtirol, mentre Matteo Cotali ha raggiunto il grande traguardo della promozione con il Frosinone, il loro approdo in rosa può essere fondamentale per osare e credere nel sogno Serie A?
“Zaro e Cotali come dicevo sono due grandi nomi. Il primo conosce già la piazza e arriva dal Sudtirol in una versione completamente diversa rispetto a quella che aveva conosciuto il Modena in C, ora Zaro ha la consapevolezza di essere un top difensore in Serie B.
Cotali ha giocato al Chievo, ha vinto la B con il Frosinone è uno da palcoscenici importanti, abituato a vincere, ha la mentalità giusta.
Sono due nomi magari non glamour ma estremamente efficaci, personalmente mi piacciono molto e credo che potranno dare il giusto apporto al Modena per competere a grandi livelli”.
Per concludere, nomina almeno tre giocatori che secondo te sono imprescindibili, per il Modena, nell’undici titolare.
“Sicuramente Palumbo se sta bene è uno che deve giocare sempre e comunque.
Prima parlavamo di Tremolada, se è in condizione ti sposta gli equilibri, dunque loro due per qualità e tecnica sono imprescindibili.
Parlavamo anche di difesa e ti nomino Pergreffi, una colonna portante della retroguardia canarina, è un ragazzo che è arrivato tardi in B ma ha dimostrato di starci molto bene, è un difensore che alla fine la pagnotta la porta sempre a casa, ruvido, roccioso in marcatura, ha esperienza, è di mestiere e poi è il capitano, l’anima della squadra.
Se fosse arrivato prima nel campionato cadetto probabilmente parleremmo di un’altra carriera ma ora se la può godere perché ha ancora fame e per me è un altro imprescindibile”.